(19 gennaio 2024) In una giornata uggiosa, presso il campo “secondario” di Reggio Emilia, il Valorugby ha ricevuto in casa il Bologna Rugby Club, per disputare l’ultima giornata del girone d’andata del campionato Under 16 Elite.
I nostri ragazzi erano consapevoli della competenza rugbistica della compagine reggiana, anche se quest’anno non l’avevano ancora incontrata direttamente.
Era già nota, però, la solidità della loro mischia e la forza fisica, nonché l’impeto agonistico che mettono in campo, sempre e comunque: in sostanza, l’”impronta sudafricana” del proprio nuovo allenatore si è ben radicata nel loro gioco.
La “fama” che li precedeva, purtroppo, non si è smentita in campo.
Il Valorugby inizia vigoroso, spinge con i suoi punti forti, spostando spesso la palla al piede, ed è “feroce” nei punti d’incontro e “devastante” in mischia: anche se verso al metà del primo tempo, ad onor del vero, un po’ la mischia bolognese riesce a trovare una quadra.
Ma purtroppo, niente di più: Reggio “annichilisce” i nostri ragazzi, che non riescono a reagire e, soprattutto, a trovare degli strumenti idonei a contrastarli.
Non costruiamo, non contrastiamo, non riusciamo a mettere in campo le nostre indiscutibili capacità.
E come volevasi dimostrare, dopo solo 9 minuti, i Reggiani arrivano in meta: potente la maul reggiana, che segue una touche semplice ed efficace, e sfonda le linee avversarie, segnando i primi 7 punti della partita.
Purtroppo, i Bolognesi non riescono a trovare “una quadra” e a ricucire il gap fisico e tattico in campo.
Anzi, subiscono dopo solo 8 minuti un’altra meta: stavolta, i forti tre quarti bucano centralmente la difesa bolognese e segnano nuovamente, trasformando anche dalla basetta e portandosi su un eloquente 14-0.
Eloquente, perché dice tanto sulla giornata che si stava delineando: è apparsa palese, infatti, a tutti, la superiorità in campo del Reggio e il consequenziale blackout dei bolognesi.
Il secondo tempo conferma tale sensazione ed anzi accentua le differenze del momento.
Reggio Emilia attacca a valanga, dapprima confermando le proprie trame di gioco, con ribaltamenti al piede, mischie dominanti, maul prorompenti e segnature quasi sistematiche per ogni azione d’attacco, tutte ben congegnate e corali.
Il tipo di gioco del Valorugby è assolutamente semplice ed efficace, congeniale e collimato alle caratteristiche dei propri giocatori, molto fisici e pesanti per ciò che attiene i “primi otto” e molto potenti e performanti per ciò che attiene i propri tre quarti: il tutto, sapientemente legato e tenuto in ritmo da due mediani sempre lucidi e competenti, e in particolare con un’apertura di livello, che equilibra sapientemente il gioco al piede e quello alla mano.
Del resto, la squadra reggiana “consegna” ben dieci atleti alla selezione regionale Emilia-Romagna, che vengono costantemente convocati dai tecnici responsabili.
Il risultato è chiaro: il Valorugby segna nel solo secondo tempo, altre cinque bellissime mete (oltre le tre del primo), con un eccellente piede dello specialista, che trasforma anche da posizioni impossibili, mancandone soltanto una.
Risultato finale, un significativo 54 a 0 per Reggio Emilia, peraltro, sicuramente meritato dai padroni di casa.
Nessuna idea, né nessuna soluzione è stata trovata dai nostri ragazzi durante le due frazioni di gioco, nemmeno dopo il bailamme dei cambi: purtroppo, alcuni forzati da nuovi e pesanti infortuni.
Su tutti, quello “grave” di Pietro Pancaldi che non supera il protocollo concussion ed esce dal campo in evidente stato confusionale, dopo un generoso placcaggio a un avversario: brutto colpo alla testa e cambio forzato.
Fortunatamente, i doverosi esami clinici postumi i ospedale non evidenziano nessun danno serio, ma il nuovo protocollo internazionale condiviso impone un’assenza dell’atleta per almeno tre settimane, saltando le importantissime partite contro Jesi e Prato, e prevedendo un rientro ufficiale solo a seguito di visita specialistica con esito positivo: lo aspettiamo tutti, facendogli un grande in bocca al lupo.
Così come un in bocca al lupo viene rivolto all’altro, ennesimo infortunato dell’anno, Nicolò Bertusi, che ha preso una brutta botta ad un dito, steccatogli, poi, in ospedale, con 10 giorni almeno di prognosi (a completamento di una serie infinita di infortuni subiti dal Bologna fin dall’inizio dei barrage).
Come si diceva, quindi, blackout totale dei nostri ragazzi, mai veramente in partita e “annientati” da una prestazione di ottimo livello degli avversari.
Siamo sicuri che allenatori e giocatori si compatteranno durante la settimana, faranno “gruppo” e troveranno le giuste “parole”, a cui seguiranno i doverosi “fatti”, per ritrovare tutti insieme lo spessore e la competenza che ci hanno dimostrato in questi mesi.
Aspettiamo, quindi, una sicura reazione nel campo ostico del Jesi, ultimo in classifica, ma complessivamente massiccio e difficile da battere: all’andata, ricordiamo, superato di un solo punto in casa!
Forza ragazzi, non mollate… nulla è perduto… un intero girone di ritorno ci aspetta… e noi tutti siamo con voi!
A disposizione degli allenatori Sergio Santi ed Andrea Cannamela: ANDREI Francesco, ARDISSONE Lorenzo, BERTUSI Nicolò, BOCCHINI Leonardo, BOSCHI Cesare, BOSCHI Francesco, CRISTALLINI Edoardo, GRAMAJO MINERO Tomas, GRANDI Lorenzo, GRANDI Riccardo, IORI Emanuele, LANDI Gabriele, LOLLI Jacopo, MANCINELLI Pietro, MANCINO Luca, MITRU Darius, PANCALDI Pietro, PIZZOLEO Elio, PUCE Alessandro, RIZZOLI Giorgio, VIGATO Giovanni, VOLTA Leon Stephan.
(Guglielmo)