(1 novembre 2022. Prato) In un anomalo primo novembre con i suoi 20 °C e un vento di primavera, ritorna sui campi da gioco dopo tre anni, il “Memorial Francesco Bolognese”, torneo organizzato dal Gispi Rugby Prato, in memoria del giovane rugbista scomparso nel 2005.
Oggi scendono in campo: Milano, Capitolina Roma, Petrarca Padova, Lions Amaranto Livorno, Experience L’Aquila, Firenze 1935 e Rugby Colorno, senza dimenticare Gispi Prato e Cavalieri Union. Sono tra le migliori formazioni giovanili d’Italia. Un forfait all’ultimo ed ecco che per colmare l’assenza della decima squadra, viene chiamato il Bologna Rugby Club, che partecipa dunque come outsider, ma va bene così, i ragazzi bolognesi sono consapevoli che le altre squadre sono blasonate e si approcciano al campo con voglia di fare e imparare.
In soli quattro giorni gli allenatori del Bologna Sergio (Santi) e Giamma (Lorenzo Roncaglia), hanno scelto i 19 ragazzi più pronti. Non c’è tempo per preparare strategie dedicate per le gare, schemi o allenamenti speciali. Si va in campo con quello che si ha dentro e si è imparato nelle stagioni passate. Ogni partita è una storia a sé che viene raccontata non con le parole, ma con il sudore e i lividi in soli 15 minuti.
La consegna dei documenti alle 8.30 sancisce l’inizio ufficiale del rito della “domenica” (anche se è martedì), è ora di fare sul serio. I ragazzi del Bologna, arrivati puntuali al campo di Prato, si raggruppano e con il loro consueto fare sbarazzino, animano l’inizio della mattina con sorrisi e risate scherzose: è un ottimo segnale, non sentono l’emozione.
Si cercano gli spogliati, ci si cambia e si calpesta il bordo del campo, mentre l’arbitro fischia l’inizio della prima partita. Per qualche minuto si assiste alla partita: il livello della competizione è alto e lo si capisce subito, ma nessuno è intimidito, ci si va a riscaldare per il debutto.
Il Gispi Prato, padroni di casa, sono i primi avversari. L’ingaggio è buono e dopo appena tre minuti la prima occasione di meta sfugge di poco al Bologna. Gli avversari aumentano il ritmo, costringendo il Bologna a giocare nella propria metà campo, ma i continui attacchi frontali vengono fermati uno per uno, la difesa arretra ma è impenetrabile, il Bologna tenta anche qualche sortita nella metà campo avversaria. Il gruppo squadra è solido e compatto in un’unica falange che non lascia passare neanche uno spillo, figuriamoci l’ovale. Le buone abilità individuali e la solidità complessiva consente al Bologna di arrivare fino al fischio finale imbattuti. Un 0 a 0 che indica per il Bologna di essere partito col piede giusto. ci permettono di pareggiare. Soddisfatti tutti delle loro performance siamo partiti con il piede giusto.
Un breve riposo rilassati a guardare e studiare gli avversari, tanto presto o tardi tutti incontreranno tutti.
Per Bologna arriva il turno per giocare con La Capitolina. Il peso in campo vede in vantaggio i romani, ma nonostante tutto con un’insistente azione d’attacco, il Bologna sfiora la meta. Purtroppo l’occasione svanisce e la Capitolina cresce, mettendo in difficoltà la difesa bolognese, tant’è che grazie al maggior peso ed esperienza alla fine segna la meta. La partita riprende, in totale parità offensiva. Il Bologna cerca il recupero, spinge, corre, nella consapevolezza che gli avversari siano assolutamente alla portata, ma arriva il fischio dell’arbitro. Vince la Capitolina 5 a 0. Una sconfitta comunque a testa alta per il Bologna.
Per il Bologna arriva la sfida con i pari età del Firenze 1931. Le aspettative bolognesi sono alte. Le sconfitte subite dagli avversari nei primi confronti e il buon gioco con Prato e Capitolina per il Bologna alimentano la fiducia. Carichi a molla si parte, e i primi minuti di gara rilasciano buone sensazioni. Il Bologna costringe gli avversari nella loro metà campo, impedendo loro di costruire il gioco. Il pressing non li lascia ragionare e arriva la prima meta della giornata, segnata da Di Girolamo. Rotto il punteggio, il Bologna gioca sempre in attacco, mai impensierito dal Firenze, che comunque difende in modo determinato. Arriva il fischio dell’arbitro e il punteggio resta sul 5 a 0 per Bologna: forse un margine troppo esiguo per i valori espressi in campo.
Sul fine della mattinata arriva la sfida con L’Aquila, squadra tonica e ben riposata. Gli impatti si sentono.
Gli abruzzesi – solidi e ben disposti in campo – sembrano prevalere, ma con un guizzo Pilati schiaccia l’ovale in meta, sorprendendo tutti. L’Aquila non si perde d’animo e schiaccia il Bologna nei propri 5 metri con un’insistente azione d’attacco. Un assedio interminabile, continuo, contro i bolognesi schierati sulla linea di meta. Come un martello pianta un chiodo… ma questo chiodo sembra non voler essere piantato e respinge inesorabilmente gli avversari, fino a riprendere il possesso dell’ovale. Il Bologna cerca di chiudere la partita buttando fuori il pallone ma per due volte – forse tradito dall’emotività e con qualche regola da ripassare – fallisce. Il tempo è finito e finalmente una pedata all’ovale che vola oltre la linea laterale mette fine all’incontro. Vittoria per il Bologna Rugby Club per 5 a 0.
Gonfi d’emozione e orgogliosi delle performance il Bologna va al terzo tempo. La Direzione del torneo prima comunica la gara del pomeriggio: finale 3/4 posto con Milano, per poi correggersi per una rilettura del regolamento, nel quale si dà priorità allo scontro diretto. La Capitolina (a pari punti) ha vinto il confronto diretto e questa finale spetta loro. Per il Bologna resta la finale 5/6 posto.
L’ultima partita del Bologna con i Cavalieri “non” viene disputata, o meglio, la testa completamente spenta dallo shock per la notizia non consente ai ragazzi bolognesi di giocare. Vincono i Cavalieri.
Questa giornata ricca di chiaro-scuro ha mostrato al Bologna il cammino dei prossimi mesi: a livello sportivo in quattro partite ha subito solo una meta. A fine torneo arriva la sorpresa. L’organizzazione assegna al Bologna Rugby Club il “Premio Fair Play” per qualità atletiche e tecniche espresse in campo e per il rispetto, correttezza e lealtà dimostrare verso avversari, giudici e pubblico. Niente male per un’outsider!
Andrea Pagnini
Per la cronaca, il torneo è stato vinto dai padroni di casa del Gipsi Prato (col quale il Bologna aveva pareggiato).
Classifica finale:
- 1° Gispi Rugby Prato
- 2° Petrarca Padova
- 3° A.S.R. Milano
- 4° Unione Capitolina
- 5° Cavalieri Union
- 6° Bologna Rugby Club
- 7° Experience L’Aquila
- 8° Colorno 1975
- 9° Firenze 1931
- 9° Lions Amaranto.