“Giudica il tuo successo da ciò a cui devi rinunciare per poterlo ottenere.” (Dalai Lama)
Una domenica mattina lattiginosa di nebbia, accoglie il Bologna Rugby Club 2 al centro sportivo Bonori.
Sono le 9.30 del 21 novembre quando, alla spicciolata, i ventitrè atleti convocati per disputare l’incontro con il Pieve raggiungono lo spogliatoio.
Sarà per l’atmosfera ovattata, ma la mattina sembra meno euforica del solito ed i ragazzi più silenziosi, più concentrati gli sguardi e gli atteggiamenti. Anche gli ospiti sono già arrivati ben prima delle 9.40. La tensione si sente, è palpabile e fa strano contrasto con questa nebbia che non accenna ad allentare la sua morsa sui campi erbosi ed umidi. Ma forse non potrebbe attendersi nulla di diverso per una partita nella quale le squadre si giocano – in settanta minuti – il primo posto nel girone B del campionato di categoria e la possibilità di andare a disputare gli spareggi per l’ingresso in fase “élite” come testa di serie.
Anche sugli spalti si percepisce che non è una giornata come le altre. Le presenze sono tante: c’è chi non convocato ha sfidato il freddo per sostenere i compagni – tra questi, qualcuno ne approfitta per studiare da cameraman e riprende la partita (grazie Leonardo!) – e si vocifera anche della presenza di tecnici federali per osservare i ragazzi. Tanti anche i genitori ed i supporters di ambo le compagini. Insomma il clima è inclemente, ma il tifo è certamente caldo come si conviene ad eventi con in palio qualcosa in più del solito.
Terminati i preparativi, agli ordini dell’arbitro Maria Ausilia Paparo, i trenta in campo danno inizio al confronto alle 11.00 in punto.
Due formazioni fisiche ma veloci e senza timore di accettare il corpo a corpo. Lo spettacolo si annuncia sin dai primi attimi intenso e divertente per chi lo osserva dall’esterno. I placcaggi sono aggressivi e gli avanzamenti spesso conquistati centimetro dopo centimetro dalle prime linee.
Forse a causa del freddo molti sono gli errori di handling e l’arbitro fischierà una gran quantità di avanti. Le mischie vengono chiamate ad un lavoro costante: una volta si parlava di guerra di logoramento.
Tuttavia il livello tecnico di tutti i giocatori è buono e non mancano penetrazioni in velocità che costringono a salvataggi quasi sulla linea di meta da una parte e dall’altra.
Il tema del gioco per il Bologna, comunque, è mettere più punti possibile in cascina sin da subito, provando a capitalizzare le varie punizioni subite dal Pieve e affidando a Sebastiano Cupo il compito di trasformare anche calci vicini alla meta, piuttosto che andare in touche e provare la segnatura grossa. In campo e sugli spalti qualcuno mugugna, ma l’indicazione dalla panchina bolognese è chiara. E la scelta frutta tanti punti: saranno ben nove alla fine i punti guadagnati con le punizioni.
I ragazzi hanno voglia di giocare, hanno voglia di correre, e in più di un’occasione i tecnici devono intervenire per richiamare il tema tattico: conservazione della palla nella ventidue difensiva e risalita del campo, nessun riciclo rischioso in zona rossa, piuttosto tenere la palla e riordinare il gioco partendo da punto d’incontro. L’avversario non è di quelli che perdona gli errori: lo si è visto quando, al quindicesimo minuto circa, in uscita da una mischia chiusa, Giovanni Faina prova a lanciare il sostegno interno per sorprendere il Pieve, ma il passaggio viene intercettato poco oltre la linea dei dieci metri nella metà campo ospite. Bella corsa del giocatore in maglia blu e meta schiacciata senza problemi (ma poi non trasformata).
Il primo tempo si chiude sul parziale di 16 a 5 (meta di Orsi, trasformata da Cupo, e tre punizioni, sempre di Cupo).
Nella seconda frazione, non cambia la partitura del gioco. Il Pieve prova subito ad aggredire, ma il Bologna mantiene al limite della ventidue gli avversari, spesso costringendoli a concedere falli per palloni tenuti in ruck sull’aggressione dei nostri.
Al settimo minuto del secondo tempo, dopo una bella risalita in più fasi, il pallone viene perso in avanti ed il Pieve beneficia di una mischia a proprio favore. Ma bravo è il mediano di mischia Michele Pancaldi ad aggredire il suo omologo di Pieve ed a favorirne l’errore: il pallone carambola senza controllo, ne approfitta Andreoli per schiacciare – quasi in touche – dopo aver recuperato da un calcio che dalla ventidue aveva spinto l’ovale a rotolare in meta.
Il Pieve reagisce e per i successivi dodici minuti schiaccia i padroni di casa a ridosso della propria meta, costretti ad imbastire una difesa furiosa, ma incapace di riprendere il controllo del gioco sino al ventesimo, quando, in ripartenza da una mischia chiusa, il Bologna riesce a costruire una buona base da una ruck vinta e a penetrare con Zurlo la linea di difesa del Pieve. Scarico per l’accorrente Faina e poi ancora per Morelli (subentrato a Pancaldi) e Costantini ed infine, sulla linea dei ventidue, in unica catena di veloci passaggi, il pallone arriva a Cuscini che si invola a schiacciare dietro i pali. Cupo trasforma segnando il punteggio sul 28 a 5 per i bolognesi.
Ancora, al trentesimo, dopo una bella penetrazione in mezzo ad un nugolo di avversari da parte di Monti (apostrofato dalla panchina Bologna con l’appropriata esclamazione “ma chi sei? Mosè?!”), il pallone viene fermato in ruck sui 5 metri. Liberato, l’ovale viene affidato all’accorrente Faina che sull’estremo angolo sinistro dell’area di meta ospite, va a segnare in tuffo una gran bella meta. Non va a segno la trasformazione, molto angolata e quindi ad un tasso di difficoltà altissimo, ed il punteggio va solo sul 33 a 5.
Negli ultimi concitati minuti l’assalto all’arma bianca del Pieve spinge il Bologna ancora a difendere, fino sulla linea dei 5 metri, ma non riesce a trovare l’affondo definitivo.
Sull’ultima azione, raccolto il pallone da un drop del Pieve su linea di meta dopo un tenuto alto in meta, Tinti raccoglie il pallone e lo scarica a Costantini, poi all’accorrente Cupo che lo schiaccerà all’altezza della bandierina sul lato destro per il definitivo 38-5.
Al triplice fischio il Bologna 2 si trova quindi in vetta al suo girone ed andrà ad affrontare la quarta classificata del Girone A, che, salvo soprese, avrà le sembianze del Viadana, in una partita dal sapore di rivincita per i colori bolognesi.
Bologna Rugby Club 2 si è schierata oggi con 1- Vincenzo Zurlo, 2- Guglielmo Bernardi, 3- Gabriel Orsi, 4- Alessandro Pagnini, 5- Tommaso Boschetti, 6- Federico Giraldi, 7- Federico Andreoli, 8- Pietro Rossi, 9- Michele Pancaldi, 10- Giovanni Faina, 11- Leonardo Dall’Aglio, 12- Jacopo Strano, 13- Giorgio Cuscini, 14- Giovanni Evangelisti, 15- Sebastiano Cupo. A disposizione: 16- Elia Lambertini, 17- Nicolas Bonini, 18- Davide Brescia, 19- Filippo Morelli, 20- Tommaso Costantini, 21- Niccolo’ Tinti, 22- Matteo Monti. Allenatori: Alfredo Sorrini, Andrea Cannamela, Nicola Musoni, Marco Ragazzi.
Man of the match: Gabriel Orsi
Risultato finale: Bologna Rugby Club 2 – Pieve Ruby (38-5)
Il Bologna Rugby Club 1 non è stato schierato contro il Valorugby per consentire al Bologna Rugby Club 2 di contare sulla formazione migliore possibile nell’importante partita con Pieve.
Risultato finale, a tavolino: Valorugby Reggio Emilia – Bologna Rugby Club 1 (20-0)