[12 novembre 2023] A volte c’è qualcosa da celebrare. Come dopo la bella vittoria conquistata contro Parma. Allora l’ispirazione è facile da trovare, come un ovale ben presentato in uscita da una ruck. Altre volte invece sembra che le idee siano intrappolate e non ne vogliano sapere di venire fuori. E qui non c’è un arbitro che pietosamente possa fischiare e far riprendere il gioco: si resta incastrati, bloccati.
Questa è una di quelle volte in cui servirebbe davvero un fischietto a ordinare di tirar fuori quel maledetto ovale. Che non c’è tempo da perdere. C’è una nuova partita da raccontare. E, pure, gli spunti non mancherebbero.
Dopotutto è la prima giornata di un campionato élite. Una prova di per sé emozionante. Inoltre si gioca con i cugini del Modena, che a Bologna tornano con il coltello fra i denti, per rendere con gli interessi la sconfitta già incassata qualche settimana fa. Invece ciò che colpisce è la normalità che non sconvolge e non fa vacillare l’equilibrio della squadra, quasi che di veterani – e non di sedicenni – si trattasse.
Sarebbe dunque ingenuo stupirsi di come, al fischio di inizio del Sig. Iavarone (esperto arbitro perugino), il Bologna cerchi subito di conquistare il predominio sul terreno di gioco. Esercita la solita pressione, la squadra di casa. Prova ad usare la sua arma migliore, quella di un costante ed asfissiante assalto ad ogni pallone, ad ogni passo degli avversari. Ed è un’arma che paga, come dimostra la bella meta di Volta, non trasformata da Di Girolamo, che porta in meno di cinque minuti sul 5-0 i padroni di casa.
Ci pensa però subito il Modena a ricordarci che è in grado di far male con la precisione dei suoi calciatori. Proprio un calcio di punizione – ed il Bologna ha il brutto vizio di concederne non pochi – accorcia subito lo svantaggio. Il 5-3 non è per nulla rassicurante.
Il Modena non è squadra alla quale si possa concedere di rimanere a lungo in scia. La meta che Pancaldi ottiene – con plastico tuffo – sulla sinistra dell’area di meta modenese, fa quindi tirare un temporaneo sospiro di sollievo ai tifosi. Ci riporta infatti sopra break nonostante l’errore alla trasformazione di Di Girolamo. Edo tuttavia si riscatta prontamente portando a casa preziosissimi 3 punti da un calcio di punizione centrale ma distante dai pali. Si va sul 13-3.
Prima che termini la prima frazione di gioco, tuttavia, il Modena ha il tempo di accorciare segnando la sua prima meta. Al 35mo minuto, quindi, il punteggio dirà 13-8 in favore dei padroni di casa.
La partita è viva e non si deve in nessun caso abbassare la concentrazione. Né rinunciare a quella sana tensione che possa spingere i giocatori a mantenere alto il ritmo di gioco. Il cambio di Di Girolamo con il più fresco Neri va in questa direzione. Gli allenatori vogliono che il Bologna continui ad attaccare, con salite difensive decise ma senza sbilanciarsi di fronte ad un avversario pronto a punirti al minimo errore.
I risultati si vedono quasi subito. Iavarone fischia una meta di punizione a favore del Bologna quando Cristallini viene trattenuto irregolarmente all’altezza della gola mentre tentava di schiacciare l’ovale in meta. Il 20-8 comincia ad essere un punteggio difficile da recuperare e qualunque altra squadra avrebbe probabilmente rinunciato alla pugna. Ma non il Modena. Gli ospiti, al contrario, premono viepiù sull’acceleratore e schiacciano i bolognesi nella loro metà campo. Costretti a resistere ad un lungo assedio alla propria area di meta. Situazione rischiosissima sopratutto per la pessima abitudine dei felsinei di concedere falli agli avversari: anche in zone del campo nelle quali occorrerebbe esercitare una maggiore disciplina. Vizio che si manifesta anche oggi, quando Paglione, con la squadra già avvisata e sotto attento scrutinio arbitrale, provoca un ulteriore fuorigioco ed incassa un cartellino giallo per falli ripetuti.
Rimasto in quattordici, il Bologna prova coraggiosamente a resistere, ma il Modena concretizza la sua superiorità segnando e trasformando la meta che li rimette in corsa sul 20-15.
Ci pensa per fortuna Giampietro, subentrato ad uno stremato Volta, a ricacciare a distanza di sicurezza i Modenesi. Sul 25-15 e con pochi minuti da giocare, anche gli ospiti cominciano a pagare in termini di disciplina. Ne approfitta il Bologna che prima del fischio finale riuscirà con Vigato a piazzare ben due punizioni. Alla fine dei giochi il Bologna batte il Modena con un convincente 31-15, ottimo viatico per la prossima – ostica – trasferta a Firenze, per incontrare nella seconda giornata di campionato il Florentia.
Sono scesi in campo: 1. Gabriele Landi, 2.Filippo Navarra, 3. Emanuele Venturoli, 4. Francesco Andrei, 5. Marco Paglione, 6. Michele Pilati, 7. Giorgio Pagnini, 8. Giorgio Santi, 9. Matteo Perin, 10. Jacopo Vigato, 11. Leon Stephan Volta, 12. Matteo Casali, 13. Edoardo Di Girolamo, 14. Edoardo Cristallini, 15. Pietro Pancaldi, 16. Edoardo Cenacchi, 17. Cesare Boschi, 18. Jacopo Pierno, 19. Manuele Patricolo, 20. Federico Giampietro, 21. Lorenzo Neri, 22 Giorgio Rizzoli.