Il noto adagio è vieppiù adatto visto il percorso netto, sino ad ora, dei giovani rugbysti del Bologna Rugby Club. Domenica 29 ottobre, a farne le spese, è la compagine del Valorugby.
Al Bonori, eccezionalmente alle 10.30 del mattino, si gioca la semifinale della fase di ranking del barrage under 16. In palio: il diritto di andarsi a confrontare con la vincente tra Parma e Highlanders Formigine per la conquista del 1 posto in graduatoria. C’è da dire che per la verità le quattro partecipanti alle due semifinali maggiori sono tutte già qualificate per l’accesso al campionato Interregionale 1. Ma nessuna, naturalmente, vuole cedere il passo alle avversarie.
Quando, intorno alle 9.00 del mattina, al Bonori arrivano gli ospiti, è chiarissima la concentrazione e la determinazione del gruppo. Si muovono come un unico corpo, quasi in silenzio, mentre si avviano ai loro spogliatoi.
Molto meno palpabile la tensione nelle fila dei padroni di casa. Ai tavoli davanti alla club house i nostri atleti arrivano alla spicciolata. Si scherza, si ride. Non sembra che da lì ad un’ora si sarebbe scesi in campo. Chi scrive non può che confessare che il confronto lo ha intimorito. Se non altro perché la differenza di approccio è bastata ad instillare il dubbio che il Bologna non fosse carico a sufficienza. Che le vittorie sin qui conquistate e, soprattutto, la notizia di aver comunque raggiunto la qualificazione, avessero spento la voglia di lottare e di sacrificarsi per quel maledetto ovale.
Timori che al fischio di inizio del Sig. Scannavini sembrano materializzarsi.
Al primo affondo, nemmeno al 4 minuto, il Valorugby va subito in meta. Non trovano grande opposizione i giocatori reggiani e i 7 punti conquistati grazie alla trasformazione, li caricano e li esaltano. Un po’ presto per assaporare la vittoria, ma certo l’avvio promettente li proietta ad un finale glorioso.
Il Bologna macina ancora un po’ a vuoto, forse non ha regolato correttamente le lancette dopo il ritorno all’ora solare. Serve la forza bruta di Landi a scuotere i suoi. Raccoglie il pallone da una ruck furibonda e si lancia oltre l’ultima linea della difesa ospite. Di Girolamo trasforma e riporta il punteggio in parità. La macchina bolognese ingrana anche le marce più alte e mette sotto pressione il Valorugby. Mostra la stessa caparbia ed asfissiante difesa già testata dal Modena e dall’Imola e costringe gli avversari a accorciare lasciando ampie fette di campo sguarnite.
E’ il campo di battaglia preferito da Leon Volta. Il pallone gli arriva nella tre quarti reggiana e lui fa quello che gli riesce meglio. Corre, corre e corre. Seminando panico ed avversari fino alla meta. Che questa volta Di Girolamo non trasforma. Ma il Bologna è avanti, 12-7.
Il Valorugby non gradisce la piega che sta prendendo la partita. Sugli spalti l’atmosfera si scalda, forse anche un po’ troppo. E anche in campo gli animi risentono della voglia di fare bottino grosso ad ogni costo. Il guardalinee di fede reggiana ha da ridire con l’arbitro, che lo allontana dal recinto di gioco.
Per fortuna, comunque i ragazzi di entrambe le squadre tengono un comportamento più che corretto.
La partita scorre sullo stesso binario fino alla fine del primo tempo. Il Bologna Rugby Club spinge e tiene gli ospiti lontani dalle zone pericolose del campo. Prima del fischio dell’intervallo, c’è tempo per Venturoli di imitare l’altro pilone e trascinare con la sua forza l’ovale in meta. Altra mancata trasformazione di Di Girolamo, ma il risultato è comunque saldamente nelle mani dei padroni di casa. Si va al riposo sul 17-7.
Il Valorugby patisce la crescita del Bologna Rugby Club e nel secondo tempo, nonostante l’impegno, non riusciranno mai ad impensierire la squadra di casa. I felsinei marcheranno altre tre mete, con Santi, Casali e Pancaldi (proprio sullo scadere) per chiudere con un perentorio 36-7 che li proietta verso la finale per il primo posto. Si giocherà domenica 5 novembre, questa volta a Parma.
Non vorremo fermarci proprio sul più bello, no?
Sono scesi in campo: 1. Gabriele Landi, 2.Filippo Navarra, 3. Emanuele Venturoli, 4. Edoardo Alberti Pezzoli, 5. Marco Paglione, 6. Michele Pilati, 7. Giorgio Pagnini, 8. Giorgio Santi, 9. Jacopo Vigato, 10 Edoardo Di Girolamo, 11. Leon Stephan Volta, 12. Matteo Casali, 13. Edoardo Cristallini, 14. Federico Giampietro, 15. Pietro Pancaldi, 16. Edoardo Cenacchi, 17. Emanuele Iori, 18. Francesco Andrei, 19. Jacopo Pierno, 20. Daniel Calistri, 21. Giorgio Rizzoli, 22. Manuele Patricolo.