Non è certo il momento di indugiare sull’esame della posizione in classifica. Non è il momento per impegnarsi nella redazione di un qualche tipo di bilancio delle partite giocate sino ad oggi. E pure sarebbe prematuro lasciarsi andare in previsioni di sorta. O farsi incantare da profezie che – in questa fase della stagione – assomiglierebbero piuttosto a immaginifiche farneticazioni. Ma se proprio volesse indossare i panni dell’aruspice, dell’incauto vate, allora il novello rabdomante potrebbe trovare nella trasferta fiorentina altri di quei segni – indizi – di cui si parlava su queste pagine qualche articolo fa e che i nostri ragazzi continuano a seminare in giro per campi da rugby.
Anche sul sintetico di Firenze.
L’impegno è di quelli che può intimorire. Il Florentia è squadra tosta, tostissima. Arrivata seconda del girone toscano, promette ai nostri atleti una sfida di livello diverso da quelle affrontate sino ad ora. Ci si può aspettare qualche tentennamento, qualche sbandamento. Ed il silenzio che cala nel pullman che lascia il Bonori alle 8.00 del mattino di un livido 19 novembre, qualcuno lo ha certo interpretato come il segno che i ragazzi fossero consapevoli del cambio di passo che gli sarebbe stato chiesto di lì a poco. Si arriva a Firenze poco prima delle 10.00 e la squadra prende subito la via degli spogliatoi. Espletate poi tutte le formalità, alle 11.00 in punto si calcia l’avvio della partita.
Le due squadre cominciano entrambe forte. Il gioco è fluido, le manovre veloci ed i placcaggi decisi. In mischia non sembra che né l’una né l’altra formazione possa vantare una decisa supremazia. Anche le touche sono una sfida all’ultimo centimetro.
La prima squadra che riesce a marcare però è il Bologna, grazie a Di Girolamo che segna quasi in bandierina, senza poi trasformare. Ma i cinque punti galvanizzano il pubblico ospite.
Bastano però solo tre minuti al Florentia per pareggiare. Dopo i quasi venti minuti di battaglia a tutto campo, essere ripresi subito dai padroni di casa poteva spezzare le gambe ai felsinei. Invece i bolognesi tengono il campo. Di Girolamo continua a distribuire palloni anche con calci lunghi e profondi che più di una volta trovano sbilanciata la formazione fiorentina. In una di queste sortite Cristallini guadagna il varco giusto per arrivare ancora in meta. Il calcio di trasformazione di Di Girolamo consente ai bianco-blu di andare al riposo sul 12-5.
Alla ripresa il tema della partita non cambia. Le due squadre si equivalgono per impegno e voglia di portare a casa il bottino grosso. Si va avanti per metà della frazione senza che nessuna delle due riesca a superare la linea di meta avversaria. Fino al ventesimo minuto del secondo tempo quando è il Florentia a marcare una meta. Troppo angolata perchè vada a buon fine la trasformazione. Ma il segnapunti dice 10-12, il Florentia è pericolosamente vicino. I tifosi bolognesi tremano, e non per il freddo pungente.
Cinque minuti dopo Landi schiaccia sulla linea, solo per pochi millimetri. Forse sul primo ciuffo d’erba bianca (sintetica) dell’area di meta fiorentina. Di Girolamo trasforma aggiungendo altri due punti. Siamo sopra break, 19-10, e manca una manciata di minuti. Bastano però al Florentia per segnare anche la terza meta. A due minuti dalla fine con soli due punti di vantaggio (19-17), il Bologna rischia la beffa finale. Basterebbe un calcio di punizione nella zona sbagliata del campo, basterebbe un placcaggio sbagliato e il rientro a casa avrebbe avuto tutt’altra atmosfera.
Ma il fischio finale, quello che libera l’urlo di gioia di tifosi e giocatori, trova il Bologna Rugby Club in attacco a tenere ben lontani gli avversari dall’area di meta. Questi sono quei segni, quegli indizi… Continuiamo a seguirli tutti, anche domenica prossima quando ospiteremo il Fano Rugby al Bonori. La destinazione di questo viaggio non potrà che essere sorprendente!
Sono scesi in campo: 1. Gabriele Landi, 2. Edoardo Cenacchi, 3. Emanuele Venturoli, 4. Marco Paglione, 5. Francesco Andrei, 6. Giorgio Pagnini 7. Michele Pilati, 8. Giorgio Santi, 9. Jacopo Vigato, 10. Edoardo Di Girolamo, 11. Leon Stephan Volta, 12. Matteo Casali, 13. Edoardo Cristallini, 14. Federico Giampietro, 15. Pietro Pancaldi, 16. Filippo Navarra, 17. Jacopo Pierno, 18. Daniel Calistri, 19. Cesare Boschi, 20. Matteo Perin, 21. Giorgio Rizzoli, 22 Manuele Patricolo.