(3 ottobre 2021) Attardati dalla burocrazie, con l’arbitro che precisamente imponeva la presentazione di alcuni documenti, che noi non ci aspettavamo, siamo partiti con le gare con qualche minuto di ritardo rispetto alla tabella di marcia… lo “spettro” del Covid si mostra anche in queste occasioni.
Questa domenica introduciamo nel recinto di gara due formazioni tutte nuove, divise per annate: i rossi 2007, i giallo/blu 2008.
Il primo incontro vede scendere in campo i rossi 2007 contro Imola e fin dai primi minuti di gara osserviamo un gruppo di ragazzi che giocano al campetto… del gruppo squadra si vede ben poco, passaggi sbagliati, prese mancate, placcaggi assenti… ma più di tutto poca concentrazione e motivazione.
Al contrario di noi, l’Imola è ben disposto in campo e voglioso di far valere le sue carte… praticamente non siamo mai entrati in partita; al triplice fischio dell’arbitro il punteggio è di un onesto 21 a 5 per l’Imola Rugby.
Il secondo incontro vede coinvolti i giallo/blu 2008 che iniziano i primi minuti di gioco decisamente con convinzione, forse l’Imola è stanco, forse i “piccoli”2008 vogliono fare vedere chi sono… ma più il cronometro corre più l’Imola rugby mostra più idee e concretezza; i nostri ragazzi sembrano spegnersi lentamente.
Imola quest’oggi ci ha insegnato che una squadra unita si vede dietro i pali nei momenti della sconfitta e i giallo/blu 2008 lo hanno dimostrato: nessuna lamentela, nessun rimpallarsi colpe … è anche vero, che più spesso sono andati dietro ai pali, più il morale è sceso sotto i tacchetti ed il risultato di 6 mete a 0 la dice lunga.
Nel terzo incontro, gli allenatori hanno mischiato le carte per riequilibrare le forze in campo, riportando le sorti del match in parità… mi è sembrato di vedere uno di quei vecchi film con Bud Spencer, se le sono date di “santa ragione” come capita tra fratelli!!!
La conclusione ci ha visti seduti al tavolo tutti assieme 2007, Imola e 2008 nel rituale terzo tempo… troppo mitico.
Da bordo campo gli allenatori assegnano il titolo di Man Of The Match a Pilati e Paglione, entrambi 2008.
Andrea Pagnini