Filippo Mazzoni sul Resto del Carlino del 4 settembre 2022
L’ottimismo del presidente rossoblù: «Vedo molto entusiasmo. Negli allenamenti la passione di un gruppo che non ha eguali»
«Se il buongiorno si vede dal mattino, le premesse per una bella stagione ci sono tutte». Le parole sono del presidente Francesco Paolini, che fotografano bene la situazione in casa Bologna Rugby Club dopo la prima settimana di allenamenti.
«C’è grande entusiasmo intorno al progetto presentato dallo staff tecnico. Brolis ha portato positività entusiasmo, motivazione, che ha colpito un po’ tutti».
La risposta dell’ambiente è stata positiva. «Vedere più di 40 ragazzi in campo a ogni allenamento conferma che siamo sulla buona strada, ma non potrebbe essere diversamente con uno staff tecnico così di qualità: Brolis è una certezza, il vice Sandri è stato una bandiera del Bologna Rugby come giocatore e adesso sta lavorando con serietà e professionalità come allenatore, così come sono una garanzia l’allenatore dei trequarti e tecnico della squadra cadetta Lorenzo Cirri e il preparatore atletico Massimo Tomasetti».
Squadra di qualità e obiettivi importanti. «Difficile fare previsioni, sulla carta il girone di B del centro è più abbordabile rispetto a quello veneto dove eravamo l’anno scorso. Le trasferte saranno più lunghe e faticose, le avversarie tecnicamente meno forti, ma più aggressive e fisiche. Cercheremo di sviluppare il nostro gioco dinamico e divertente».
Obiettivi? «Il gruppo è cambiato, ma ha mantenuto l’intelaiatura delle passate stagione. Ci sono squadre di livello come il Firenze 1931, ma per la promozione in serie A, penso che possiamo dire la nostra».
Nessuna pressione, ma tanta voglia di puntare in alto, anche perché la società si sta consolidando dopo la fusione, sia dal punto di vista dirigenziale, sia da quello dell’impianto con attrezzature nuove e una palestra all’altezza della situazione.
«Sto affrontando questa esperienza con grande entusiasmo – conferma coach Francesco Brolis – quando il Bologna mi ha chiamato non potevo direi no. Ero legato all’ambiente, mio fratello ha giocato qui per cui ho accettato subito la proposta della dirigenza».
Il suo sarà un Bologna giovane e dinamico. «E’ un po’ la caratteristica del gioco che mi piace sviluppare e che è nel dna di questa squadra».
L’incognita arriva dal girone. «Non ho mai affrontato le toscane – conferma –. Sarà una novità per la squadra e per me. Firenze 1931, Florentia, Modena e Viadana sono le squadre più temibili. Sarà un girone più fisico e meno tecnico, ma ribadisco vedo tanta voglia di far bene e un ambiente entusiasta e questo mi fa ben sperare».
Filippo Mazzoni