(26 febbraio 2023) La cadetta del Bologna Rugby Club, generosa, epica, sprecona ma mai doma, perde la sfida con il Rugby Carpi in uno scenario da tregenda.
Il campo 3 del Centro sportivo “Pier Paolo Bonori” di Bologna, sferzato da un vento gelido, pioggia battente e fango, molto fango, è stato la perfetta scenografia della battaglia tra due squadre che si giocavano il primo posto in classifica.
Ha vinto il Carpi, più ordinato e concreto del Bologna, che con una buona mischia ha sfruttato tutte le occasioni per marcare, tant’è che pur restando per trequarti del tempo nella propria metà campo, pressato dal Bologna, su cinque azioni in attacco ha marcato quattro volte (una meta trasformata e tre calci di punizione).
Il Bologna, per lunghissimi tratti nei 22 avversari (se non nei 5 metri), solo una meta sul fischio finale di partita, marcata da Jurriaan Jorna, che si è infilato come un siluro in area di meta, finendo quasi fuori campo dopo aver schiacciato l’ovale, con l’abbrivio complice il fondo scivoloso.
Pur sconfitto il Bologna però ha dimostrato cosa vogliono dire sacrificio e determinazione, anche se è mancata un po’ la concretezza, specie nel primo tempo. Peccato.
“Una partita che non abbiamo gestito benissimo – ha commentato Lorenzo Cirri – nel primo tempo loro sono stati molto bravi a metterci in difficoltà con la mischia e capitalizzare i pochi possessi che hanno avuto. Noi abbiamo avuto tanto territorio e tanto possesso ma siamo stati sterili, senza marcare. La gestione tattica e strategica, specie nel primo tempo, non è stata efficace, con squadre forti in mischia come il Carpi – e un campo così pesante – dobbiamo avere un piano B e non puntare solo sul gioco aperto e la velocità, e su questo mi prendo la responsabilità. I ragazzi hanno dato il 110% delle proprie possibilità, anche se alcuni sono stati schierati fuori ruolo. Bene nel secondo tempo, ottimo l’apporto di Luca Fava entrato dalla panchina e l’esordio di Morabito e Silvestri”.
Un plauso va al direttore di gara, Alessio Vaccari, che dir resiliente è quasi un insulto, vista la straordinaria capacità di adattamento alla situazione. Entrato in campo con una divisa più adatta a una partita di beach rugby agostana che al gelo di Bologna (così come gli atleti), ha condotto la partita in modo impeccabile e con precisa immaginazione. Con un campo nel quale il fango s’è via via inghiottito le linee di delimitazione (sostituite da provvidenziali conetti colorati), con giocatori che dopo un tempo indossavano tutti e trenta maglie di un solo colore, si è affidato all’intuito, senza sbagliare un fischio. Non si sa come, nel finale è riuscito pure a superare l’anonimato delle maglie e l’illeggibile numero sulle casacche per dare due cartellini gialli, uno per parte: equo anche nella tregenda.
Infine, bravo e quasi stoico il tecnico del Bologna Lorenzo Cirri, emulo di Zenone di Cizio (non per niente insegna a scuola storia e filosofia), che con il sodale Emanuele Tirelli, con calma apparente, ha sostenuto e incitato i ragazzi per tutta la partita, forzandone le virtù, mescolando le carte con azzeccate sostituzioni, caricandoli fino all’ultimo, anche quando la partita era ormai sfuggita di mano.
A Bologna sul campo hanno vinto meritatamente i carpigiani, forse più abituati al “gelato” rispetto ai bolognesi, ma al di là del risultato, ha vinto il rugby, quello fatto di sacrifici, fatica e di quella gioia un po’ masochista di soffrire nel fango, sotto la pioggia, con un vento che gelava i pensieri consentendo all’incoscienza e alla passione di prevalere sul raziocinio e di restare a lottare sul campo fino alla fine.
Bologna Rugby Club: Covili, Custodi (57’ Silvestri), Visentin L., Elia, Bonifacci (40’ Morabito), Molinari (40’ Fava L.), Furetti, Dodi, Mengoli (61’ Caldarone), Busetto (44’ Carota), Ropa (62’ Fava A.), Nadini, Baroni (52’ Zumbo), Radu, Jorna.
Punti: 17’ cp Carpi, 33 cp Carpi, 40 meta tr Carpi. 44 cp Carpi, 80 meta Jorna tr Elia (Bologna).
Gialli: 61’ Zumbo (B), 70′ Carpi.