Andrea Nervuti su il Corriere dello Sport – Stadio del 23 dicembre 2021, sul “Saluto di Alessandro Signora” e la cerimonia di consegna delle maglie da gioco ai piccoli del minirugby.
L’ala di origine veneta, Alessandro Signora, lascia Bologna dopo sei anni: si trasferirà a Milano, dove ricoprirà l’incarico di ricercatore in idrogeofisica applicata.
Dopo sei intensissimi anni trascorsi all’ombra delle Due Torri, l’ala del Bologna Rugby Club lascia l’Emilia per cominciare una nuova avventura extra rugbistica nella città meneghina.
Veronese di nascita, Alessandro Signora è stato un giocatore molto importante per il club rossoblù, tanto per le mete segnate in carriera quanto per il contributo offerto in qualità di allenatore delle categorie giovanili petroniane.
Ora, però, è arrivato il momento di fermarsi per cogliere una grande occasione di carriera, come specificato dal diretto interessato in un’intervista di commiato alla città.
PAUSA. «In realtà, non è un vero e proprio abbandono verso il mondo del rugby, ma una sorta di stop temporaneo», ha commentato l’atleta scaligero. «In ogni cosa che faccio, cerco sempre di dedicare il giusto tempo e purtroppo alcune rinunce diventano necessarie. Negli ultimi due anni ho conseguito la laurea magistrale in geologia applicata e poi ho superato l’Esame di Stato come geologo, ricevendo un assegno di ricerca al Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna. Credevo di rimanere nella città che mi ha accolto, ma le cose sono cambiate».
TRENO. Già, perché esattamente come nelle sue sfuriate sulle corsie esterne nei rettangoli verdi da gioco, anche su binari della vita extra sportiva è passato un “treno” di quelli importanti e per Alessandro si è trattato del classico appuntamento da prendere al volo: «È stata una di quelle opportunità che capitano una volta nella vita. Tramite una multi-utility italiana e l’Università di Milano, infatti, ho ricevuto un incarico triennale come ricercatore dottorando. Tra l’altro nel settore che desideravo, cioè quello dell’idrogeofisica applicata. Già nei prossimi giorni mi trasferirò a Milano, anche se gran parte del lavoro si svolgerà nel bresciano».
BOLOGNA. Lasciare un contesto come quello felsineo non è mai semplice, in particolar modo se la società dove hai giocato ti ha sempre trattato alla pari di un figlio.
«Sono grato al club per tutto quello che ha fatto e ringraziare pubblicamente Bologna è il minimo che possa fare. Quando arrivai qui, appena ventenne, mi accolsero senza indugio, consentendomi di studiare e di giocare in totale serenità. Questa è una città fantastica, accogliente e divertente, ma tra studio e campo il tempo è sempre stato poco. Lascio una bella squadra, con tanti giovani di prospettiva che stanno facendo esperienza», ha concluso Signora. «Il gruppo è ben assortito e le possibilità di fare il salto in Serie A ci sono. Auguro a tutti i futuri studenti-rugbisti di poter sfruttare a pieno le opportunità offerte da questa straordinaria città e dalle sue realtà migliori, come il Bologna Rugby Club».
MINIRUGBY. Nel frattempo, in una serata dal forte valore simbolico, la società rossoblù ha consegnato 65 maglie da gioco personalizzate ai piccoli giocatori dei settori Under 7, 9, 11 e 13. Ad organizzare l’evento la team manager Simona Santini, coadiuvata dalla truppa di educatori/allenatori composta da Mauro Anteghini, Gian Paolo Capuano, Eugenio Maroccia, Luciano Mela, Daniele Melega, Serena Negri, Umberto Negri, Linda Padovani e Niccolò Regazzi. A fare da madrina alla cerimonia, invece, l’assessora allo sport del Comune di Bologna Roberta Li Calzi, ex calciatrice e grande amica del mondo ovale felsineo. «Sono veramente contenta dell’invito ricevuto e di avere avuto questo privilegio, anche perché sono molto legata al centro sportivo della Dozza: proprio qua, infatti, ho mosso i primi passi da atleta quando avevo sette anni. Come Assessore allo sport, comunque, posso garantire che continuerò a sostenere questo bellissimo sport».
Andrea Nervuti