Da Il Resto del Carlino del 4 settembre 2021
Crescita del movimento attraverso l’aumento del numero dei praticanti e consolidamento a livello dirigenziale e tecnico, il Bologna Rugby, fusione di Bologna 1928 e Reno inizia il primo storico anno.
Sotto la nuova presidenza e con la regia del direttore tecnico e allenatore Matteo Ballo il neonato sodalizio si presenta come una debuttante che ha consapevolezza dei propri mezzi, che non vuole porsi limiti, ma nemmeno obblighi.
«L’inizio degli allenamenti è stato promettente – conferma Ballo – in campo si sono visti più di 30 ragazzi, dalla prossima settimana il gruppo dovrebbe continuare a ingrossarsi. Visti i numeri non avremo problemi a fare 2 campionati, prima squadra in B e Cadetta in C».
C’è voglia di riprendere anche la fusione ha aiutato. «Vedo grande entusiasmo, la nostra è una squadra giovane, ma di qualità».
Bologna non avrà più il derby. «I ragazzi sono stati bravissimi a far subito gruppo e questo ha reso la squadra coesa».
Anche in campo avete iniziato ad interpretare il gioco nella stessa maniera. «Con Gianluca Ogier che è un grande valore aggiunto per conoscenza e passione, abbiamo deciso di partire da zero, portando un nostro modo di fare rugby».
Sarà un Bologna propositivo. «Dovremo adattarci al contesto, al campo, ai giocatori a disposizione, alla classifica, ma lavoriamo per creare volume di gioco e divertici senza stress».
Obiettivo della serie B? «Migliorare settimana dopo settimana. Questo per noi è un anno zero, per la fusione e causa Covid; non ci poniamo l’obiettivo di raggiungere subito la serie A. La pressione di vincere il campionato la lasciamo ad altri».
Nessun obiettivo, ma idee chiare. «Dare più bolognesità alla squadra, aumentare il numero di base e dare la stessa idea di gioco dagli under alla prima squadra: i ragazzi devono saper interpretare le situazioni e muoversi di conseguenza.
Filippo Mazzoni