Chico e una scelta di vita: A Bologna per crescere

30 Dicembre 2024

Filippo Mazzoni sul Resto del Carlino del 30 dicembre 2024.

Serie B Josè Ignacio ha 30 anni: dall’Argentina per sognare con i rossoblù Lui ingegnere, la compagna Carolina laureata in legge: «Lavoreremo qui»

Arriva dall’Argentina la speranza di promozione del Bologna Rugby. Il club rossoblù sogna in grande e per farlo quest’anno si è affidato a un fuoriclasse che per il presente e il futuro ha scelto Bologna. Josè Ignacio Chico Cistola, trent’anni nativo di Tucuman in Argentina, ma italiano di origini, è il mediano d’apertura dell’Emil Banca, se vogliamo il cervello, il punto nevralgico da cui partono gran parte delle azioni della formazione di Francesco Brolis.

Prima di tutto Chico come va?
«Benissimo, mi sono trovato subito bene qui a Bologna; in squadra ho trovato un gruppo straordinario che mi ha accolto subito nel migliore dei modi, in città ho trovato un ambiente giovane, bello».
Nella passata stagione era a Piacenza in serie A élite, adesso Bologna ci spieghi la scelta.
«Insieme a me c’è la mia compagna Carolina Boquete, quella di venire qui è stata una scelta presa e condivisa. Lei gioca a hockey su prato, dopo un anno a Milano, adesso è venuta a giocare in A1 all’Hockey Team Bologna, ma oltre a quelle sportive ci sono altre motivazioni che ci hanno spinto a scegliere Bologna».
Dica.
«La nostra è stata anche una scelta di vita oltre che sportiva. Bologna è una città accogliente e che offre importanti opportunità anche da un punto di vista lavorativo. Io sono ingegnere informatico, Carolina è laureata in legge, le buone prospettive lavorative qui non mancano».
Bologna nel presente e nel futuro.
«Assolutamente, al momento vediamo qui il presente, il futuro e se vogliamo il passato, visto che entrambi grazie ai nostri avi, i miei abruzzesi, quelli di Carolina di modenese, abbiamo la cittadinanza italiana».
Nell’ultima sfida con Piacenza due settimane fa ha rivisto tanti amici, ma anche la sua famiglia arrivata dall’Argentina per passare le festività con voi.
«In famiglia siamo 5 fratelli, uno è già in Italia, lavora proprio a Piacenza, gli altri ci hanno raggiunto proprio il giorno prima della partita, è stata una giornata speciale, con tante emozioni e tante bellissime sensazioni. Peccato solo aver pareggiato ma ci rifaremo».
Il campionato di serie B, girone 2 in cui siete inseriti si sta confermando duro ed equilibratissimo.
«Non ci sono partite facili, noi dobbiamo cercare di rimanere nel nostro piano di gioco, lavorare e prepararci nel migliore dei modi durante la settimana. Il frutto del lavoro, della concentrazione, dell’impegno che mettiamo durante la settimana alla fine si rivede poi la domenica in partita».
Parlando di rugby che 2025 sarà per lei e per il Bologna?
«Abbiamo grandi qualità, Brolis è un ottimo allenatore che ci ha dato direttive chiare. Dobbiamo continuare a lavorare ed allenarci a giocare come squadra. Io maggiori responsabilità? E’ un po’ la caratteristica del ruolo, ma io sono al servizio della squadra e cercherò di dare il massimo per i miei compagni, per una società e una città che ci hanno aperto a braccia aperte».
Ultima curiosità, quale erano i suoi idoli, i suoi modelli di giocatore?
«Visto il ruolo guardavo l’inglese Jonny Wilkinson e il neozelandese Dan Carter; tra coloro attualmente in attività stimo come giocatore e come persona Mateo Carreras, mio ex compagno a Tucuman e giocatore dei Pumas».

Filippo Mazzoni

Il Resto del Carlino 30 dicembre 2024. Josè Chico . Bologna Rugby Club