Bologna da serie A, Imola è in crescita

17 Novembre 2022

Andrea Nervuti sul Corriere dello Sport / Stadio del 17 novembre 2022

A pochi giorni dal derby ovale, il tecnico federale Raffin fotografa l’inizio di stagione di emiliani e romagnoli, impegnati nello stesso girone ma con obiettivi opposti.

Da una parte l’ambiziosa Emilbanca Bologna, che viaggia con un ruolino di marcia di quattro vittorie su cinque partite disputate (unica sconfitta in quel di Modena per 18-15) e 19 punti in classifica, 5 in meno rispetto alla capolista Viadana. Dall’altra, invece, un Imola Rugby in palese
difficoltà, con appena un punto in classifica (bonus difensivo conquistato alla terza di campionato contro Jesi) e all’ultimo posto del Girone 2 in coabitazione con Unione San Benedetto del Tronto e Cus Siena. Un duello dall’esito apparentemente scontato, dunque, ma che abbiamo voluto analizzare meglio in compagnia di Stefano Raffin, attuale tecnico federale ed ex allenatore proprio di Imola.

Raffin, che gara si aspetta domenica pomeriggio al Bonori?
«Un match dove il Bologna farà di tutto per sfruttare il turno casalingo e continuare a correre forte, con Imola che giocherà senza pressione cercando di migliorare ulteriormente».

I rossoblù di Francesco Brolis lotteranno fino in fondo per conquistare un posto nella prossima Serie A: il salto è possibile?
«Certamente. Brolis è un ottimo allenatore e lo staff tecnico è di primissimo livello, con Massimo Sandri, bandiera del rugby bolognese, in qualità di collante. Il gruppo è coeso e le aspettative societarie sono alte. Poi, indubbiamente, molto dipenderà anche dalle ambizioni delle avversarie…».

Come ad esempio la cadetta del Viadana o la Giacobazzi Modena…
«Il discorso che riguarda le formazioni cadette è sempre lo stesso, ovvero che nei match di cartello potrebbero far scendere di categoria qualche giocatore di livello superiore. Modena, dal canto suo, tenterà di fare un campionato di vertice, ma bisognerà capire strada facendo quali saranno le reali mire del club. Inoltre c’è Florentia, vera mina vagante del torneo. Le altre mi sembrano oggettivamente fuori dai giochi. A tal proposito lasciami aggiungere una cosa…»

Prego…
«A mio avviso andrebbe rivisto il format dei campionati, perché in Serie B ci sono enormi dislivelli tra le squadre di prima fascia e quelle di bassa classifica. Differenze tecniche e strutturali che spaccano letteralmente in due il torneo».

A proposito di fondo classifica, saltiamo al di là del Santerno: riuscirà Imola ad evitare l’ultimo posto e quindi a difendere la categoria?
«La salvezza è chiaramente alla portata dei romagnoli. Non dimentichiamoci che sono nel bel mezzo di un ricambio generazionale e che molti della “vecchia guardia” non sono più in squadra. Sono tra le formazioni meno esperte del girone e ci vorrà tempo per trovare i giusti equilibri. Di sicuro dicembre sarà un mese caldissimo, perché affronteranno San Benedetto in trasferta, poi in casa gli Highlanders di Formigine e infine il CUS Siena in Toscana prima di Natale. Insomma, dopo questo trittico di scontri diretti si tireranno le prime somme della stagione imolese».

Impossibile chiudere senza ci tare il doppio successo dell’Italia in questo autunno, capace prima di battere nettamente Samoa e poi di imporsi sull’Australia: il movimento sta finalmente rifiorendo nel Belpaese?
«Ovviamente siamo tutti euforici per i grandi risultati ottenuti dagli Azzurri. Questo bel momento è figlio di un processo iniziato da molto lontano e che adesso sta portando alla ribalta i frutti di un duro lavoro. Avevamo bisogno di successi, ma anche di uomini simbolo come Ange Capuozzo, ormai idolo di tutti i giovani rugbisti. Sicuramente possiamo guardare al prossimo 6 Nazioni e soprattutto al Mondiale di Francia 2023 con occhi diversi rispetto al recente passato»

Andrea Nervuti

Stadio 17 novembre 2022