(15 settembre 2024) Andrea Duodo, appena eletto ventiduesimo Presidente della Federazione Italiana Rugby, succedendo a Marzio Innocenti, analizza in conferenza stampa, al termine dei lavori dell’Assemblea Ordinaria Elettiva, gli eventi che hanno portato alla sua elezione con il 55,9% dei voti totali:
“Sento, ora che sono stato eletto, lo stesso senso di responsabilità di sempre. Il movimento ha premiato la nostra squadra” dichiara il Presidente Duodo, che analizza la formazione del Consiglio Federale: “Abbiamo bisogno di inserire competenze e professionalità nella nostra gestione, per creare un Centro Servizi che sarà disponibile a tutti”.Eletto al primo scrutinio, Duodo parla della gestione della Franchigia Federale delle Zebre: “Entriamo in una stagione già partita: le Zebre continueranno ad avere la loro progettualità per questa stagione, poi ragioneremo insieme per fare in modo di rendere efficiente e competitiva la nostra Franchigia. Vaglieremo tutte le possibilità per valorizzare il prodotto Zebre, aprendo un tavolo di ascolto con chi avrà voglia di promuovere la squadra e di impegnarsi”.
Sui primi 100 giorni: “I primi 100 giorni saranno impegnati ad analizzare la macchina federale e a far partire le nostre progettualità. Cercheremo di dare dei segnali iniziali, mi auguro per il mese di febbraio di arrivare a comunicare le nostre future proposte al movimento”.
Sul Campionato Italiano: “Dobbiamo essere riconoscenti ai club per gli impegni profusi, per questo dovremo lavorare per far crescere la Serie A Elite in modo strutturale. In generale, i campionati vanno riformati e ristrutturati profondamente, valorizzando ogni categoria, magari anche cambiando loro il nome e tornando alle nomenclature tradizionali. Mi fiderò delle competenze dei componenti della squadra che si occuperanno della questione”.
Duodo analizza anche la “filiera” che porta alle Nazionali Maggiori, passando dalle nazionali Under 18 e Under 20: “In questo quadriennio si è raccolto ciò che è stato seminato nel passato. Noi dobbiamo continuare a investire nella base per creare oggi i nuovi atleti delle Nazionali del futuro. Se non iniziamo a seminare ora, tra otto anni non avremo la stessa qualità che stiamo dimostrando di avere adesso. Non ho ancora avuto il piacere di parlare con Gonzalo Quesada, ma avremo modo di incontrarci e sicuramente imparerò da lui. Spero davvero che la crescita della nazionale continui con lui: al momento gli dobbiamo tanto come movimento e come Federazione”.
Sul movimento femminile: “Il rugby femminile ha dato evidenti segnali di essere di altissimo livello. Tutte le nazionali sono importanti e altrettanto lo sono tutte le persone che indossano lo scudetto della Federazione, perché rappresentano loro stessi, le loro famiglie, il movimento e tutta la nazione. La Nazionale Femminile conferma a suon di risultati di essere ai massimi livelli. Abbiamo delle progettualità su questo settore, ma non stravolgeremo nulla, incentivando la partecipazione. Voglio lanciare il messaggio che il rugby è uno sport per donne, uomini, bambine e bambini. È uno sport per tutti”.
Tra i consiglieri federali eletti, la bolognese Erika Morri, che in quota Società è stata la seconda più votata dietro Paolo Vaccari.
Consiglieri Federali Eletti in quota Società
Paolo VACCARI 24.460 voti
Erika MORRI 23.335
Antonella GUALANDRI 18.260
Vittorio MUSSO 17.378
Fulvio LORIGIOLA 15.830
Gabriele GARGANO 15.475
Antonio LUISI 13.816
Consiglieri Federali Eletti in quota Giocatori
Leonardo GHIRALDINI 1.850 voti
Silvia PIZZATI 1.144
Consigliere Federale Eletto in quota Tecnici
Carlo ORLANDI 2025 voti
Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti
Luigi CAPITANI 16.606 voti
(Fonte comunicato: Federazione italiana Rugby)
(Foto: Rugby 2030 Andrea Duodo)