(22 luglio 2022) Francesco Brolis è il nuovo head coach del Bologna Rugby Club. Sostituisce dopo tre stagioni Matteo Ballo, e sarà affiancato nella nuova avventura da una solida conoscenza del rugby bolognese: Massimo Sandri
Uno staff tutto nuovo dunque per il Bologna, che dopo la partenza di Gian Luca Ogier ora saluta anche Matteo Ballo.
Brolis, nato a Milano, 50 anni, ha giocato a Milano e Padova (terza linea e 3/4 centro), per poi affrontare la carriera di preparatore atletico e allenatore. Diverse le esperienze, dal Petrarca Padova al Cus Verona come preparatore e poi allenatore di Scaligera Verona, della Cadetta del Valsugana Padova e, nelle due ultime stagioni, dello Junior Brescia.
Cosa ti ha portato a Bologna? Rugbisticamente hai sempre spaziato tra Veneto e Lombardia.
“In effetti è un po’ una ‘pazzia’, ma credo che sugli aspetti logistici (vivo sul lago di Garda e ho una palestra a Verona), abbia prevalso il cuore, l’emozione di guidare una squadra storica come Bologna, il senso di sfida. Sono un entusiasta di natura. Mi è piaciuto il progetto, le ambizioni della Società. So che ci sono tanti ragazzi giovani. Matteo Ballo (che mi ha avvicinato alla Società e mi ha spinto ad accettare), ha fatto un ottimo lavoro. Conosco le qualità del Bologna, contro il quale negli ultimi tre anni ho giocato da tecnico sia con il Valsugana sia con il Brescia.”
Però, nessuno trascorso con Bologna?
“Ne ho eccome di trascorsi, mio fratello Stefano con il Bologna 1928 ha giocato per tutti gli anni ‘90. Venivo spesso a vederlo, all’inizio coi miei genitori. Era il Bologna allenato da Stefano Romagnoli, con in campo ragazzi di Padova che conoscevo bene. Ricordo che Livotto e Marturano cercarono di portarmi a Bologna a giocare. Ma poi non se ne fece nulla. Ho bellissimi ricordi di quel periodo. Mio fratello ha ancora la casa a Bologna.
Tornando alle tue qualità, qual è il gioco che prediligi?
“Il gioco d’attacco senza dubbio, aperto, veloce. Mi piace come gioca oggi l’Irlanda, o gli All Black dei tempi migliori. Mi ritrovo molto nel modo di giocare del Bologna. Una mischia molto dinamica e una linea dei trequarti velocissima. Ricordo ancora l’ultimo quarto della partita a Brescia quest’anno, quando un Bologna inarrestabile ribaltò il risultato. Ecco, vorrei che giocasse sempre come quei 20 minuti.”
Sarai affiancato da Sandri, nel Bologna è di casa.
“Un indubbio vantaggio. Dato che praticamente non conosco gli atleti, i tecnici e i dirigenti, avere il suo supporto sarà fondamentale. Con Massimo in questi giorni ho parlato molto, e siamo entrati subito in sintonia. Lavorerà con la mischia, ma la sua esperienza sarà importante per molto altro, specie nel rapporto con gli atleti. Tra poco partiremo, e sento che è una grande responsabilità allenare il Bologna, ma non lo vedo come un peso, prevalgono l’orgoglio di essere stato scelto, la voglia di lavorare bene e con impegno. Sono abituato a dare tutto, nei confronti della Società e coi ragazzi, ma questa volta cercherò di superarmi.”
Con l’arrivo di Francesco Brolis, lascia ufficialmente il Bologna Matteo Ballo, che già a fine campionato aveva informato la Società di non voler proseguire l’esperienza bolognese. Una separazione consensuale, in amicizia e con reciproca stima, tant’è che è stato lo stesso Ballo a spingere Brolis sulla panchina bolognese, condividendo il progetto del nuovo Club, che dopo solo un anno di vita ora punta decisamente in alto.
Matteo Ballo torna a Rovigo, e nella prossima stagione avrà il ruolo di Direttore sportivo del Rugby Rovigo Junior, settore per il quale già in passato era stato coordinatore e allenatore.
Matteo, come lasci Bologna?
“Lo lascio in buone mani, conosco Brolis dai tempi della Scaligera Verona e so che è un bravissimo tecnico. Ha un grande entusiasmo e voglia di far bene, ho caldeggiato in suo ingaggio perché son certo che sia la persona giusta per il Bologna. “
E tu, queste tre stagioni da allenatore tra Bologna 1928 e Bologna Rugby Club?
“Belli, ho lavorato bene, in quest’ultima stagione con Ogier – altro grande tecnico – mi sono trovato in perfetta sintonia, abbiamo fatto un buon lavoro, creando un’amalgama tra gli atleti delle due squadre (Bologna 1928 e Reno) e facendo crescere tanti giovani. Il Bologna è un’ottima squadra e la Società non potrà far altro che crescere. Glielo auguro con tutto il cuore. Ha tutte le qualità necessarie. E poi, sono orgoglioso di essere stato il primo responsabile tecnico del neonato Bologna Rugby Club.”
E ora torni a Rovigo.
“In realtà avrei voluto prendermi un anno sabbatico, ma quando mi hanno proposto di fare il Direttore sportivo delle squadre Junior del Rovigo, non ho saputo dire di no. E’ un ambiente che conosco, e lavorare con il settore giovanile è nelle mie corde. Così, da DS, almeno avrò la domenica libera.”
Nell’avvicendamento dei tecnici, arriviamo a Massimo Sandri. Nella nuova stagione sarà assistente coach e allenatore degli avanti della prima squadra. Massimo non ha bisogno di presentazioni come atleta, avendo militato per tanti anni nelle squadre bolognesi, chiudendo con il grado di capitano del Bologna 1928. Dal 2019, anno di fine attività da atleta e con qualche esperienza come allenatore delle giovanili, ha allenato per un anno il Santa Clara in Paraguay, poi coach della squadra femminile Emilya Rugby e, nell’ultima stagione, è stato assistente coach a Colorno: un incarico di rilievo che ha certamente contribuito a consolidare le qualità tecniche di Sandri.