Progetto contro l’abbandono sportivo

Coinvolgere, Motivare, Includere.

L’abbandono sportivo, un fenomeno che coinvolge il 40% degli adolescenti italiani, è indicato come una manifestazione del ritiro sociale. Non a caso, nei Piani regionali pluriennali per l’adolescenza, lo sport è stato individuato come un elemento essenziale nella promozione generale del benessere in adolescenza per combattere la sedentarietà e il ritiro sociale e favorire l’integrazione a più livelli.

In effetti l’adolescenza è una fase dello sviluppo dell’individuo molto complessa che implica rilevanti trasformazioni sia emotive sia fisiche, in un quadro di nuovi compiti evolutivi. Per questo ragazze e ragazzi, dopo aver praticato attività sportiva fino ai 13/14 anni, abbandonano la disciplina che praticavano per sperimentare nuove modalità di relazione con i coetanei.

Le cause dell’abbandono possono essere molteplici e qui ne citiamo solo alcune:

  • la ribellione contro un’imposizione dei genitori a praticare quella disciplina sportiva
  • la consapevolezza di non poter eccellere e diventare campioni;
  • la richiesta di impegno e di prestazione crescenti da parte della società sportiva in contrasto con l’esigenza di avere più tempo a disposizione per fare altro.

Questo favorisce la crescita di una generazione sedentaria, apatica, con pochi stimoli e poco capace di coltivare le soft skills. Per contrastare la sedentarietà e allenare le soft skills degli alunni (autonomia, fiducia in se stessi, flessibilità, capacità di pianificare e di raggiungere gli obiettivi) è utile trovare modalità che prevedano un loro reinserimento graduale e ludico negli ambiti dell’attività motoria e sportiva.

Il progetto “Coinvolgere, Motivare, Includere”

Il Bologna Rugby Club da tempo riscontra all’interno dell’Associazione sportiva un problema di drop out giovanile e per questo, già da fine 2023, ha avviato una riflessione sul tema dell’abbandono sportivo che ha portato a ideare, nel gennaio 2024, il Progetto Coinvolgere, Motivare, Includere e a identificare un insieme di iniziative volte a contrastare il fenomeno dell’abbandono sportivo e a diffondere nei giovani voglia e passione per praticare attività motoria e sportiva.
Il Progetto si svolgerà tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2024.

Dal minirugby al rugby.
Una delle prime iniziative previste dal progetto è stata quella di focalizzare l’attenzione dei propri tecnici ed educatori sul passaggio dall’attività del minirugby, inteso come gioco meno strutturato e adatto fino ai 12/13 anni, a quella più specificamente sportiva del rugby.
Questo passaggio è sempre stato vissuto come una selezione dei migliori. I più bravi cambiavano casacca ed entravano nel gruppo Under 14 del Bologna Rugby, cominciando così il loro percorso agonistico, mentre quasi tutti gli altri abbandonavano l’attività.
Occorre specificare che Il Bologna Rugby Club, società nata nel 2021 dall’unione tra Rugby Bologna 1928 e Reno Rugby Bologna, gestisce direttamente tutta l’attività giovanile (Under 14, Under 16, Under 18) e l’attività Senior, mentre le altre due società si occupano del Minirugby (attività ludico motoria e sportiva per gli under 13).
Dopo attenta analisi e riflessione da parte dei vertici societari, grazie al Progetto, nel 2024 verranno promosse azioni per rendere il più possibile inclusivo il passaggio di categoria a ragazzi e ragazze che praticano il minirugby. Oltre alla produzione di materiale illustrativo, verranno realizzati incontri, con il supporto di uno psicologo, con i tecnici e gli educatori sportivi del minirugby e con allenatori e i tecnici dell’Under 14.
L’Under 14, nella stagione 2024/25 prevede, oltre le squadre con cui affrontare il campionato, anche allenamenti e tornei di touch rugby (un gioco che vede contrapposte due squadre ma, a differenza del rugby, non prevede attività di “contatto” ma il solo tocco con la mano dell’avversario). Questo cambiamento di approccio consente di includere nelle attività degli under 14 anche coloro che, in condizioni di fragilità, vittime di bullismo o affette da lieve disabilità intellettiva, avevano seguito il percorso del minirugby.

Alternative a rugby giocato.
Un’altra azione progettuale, che avrà inizio nel febbraio del 2024, è rivolta ad otto adolescenti (quattro under 16 e quattro under 18) che, per difficoltà di prestazione, fanno fatica a giocare da titolari nelle rispettive squadre e, per questo, hanno manifestato la volontà di ritirarsi dall’attività sportiva. In questo caso la dirigenza, per non perdere i ragazzi ed evitare altri casi di drop out sportivo, affiderà loro alcuni compiti specifici quali:

  • affiancare lo staff tecnico negli allenamenti;
  • organizzare e accompagnare le squadre minori in trasferta;
  • organizzare i terzi tempi e le iniziative ludico sociali del club.

Premio Emil Banca “Studio e Sport”.
Per valorizzare l’impegno di chi riesce a conciliare sport e studio, promuovendo così una cultura dello sport intesa come integrazione e complemento dell’impegno scolastico, il Bologna Rugby Club ha istituito per l’anno scolastico e sportivo 2023/24, con il supporto di Emil Banca, il PREMIO EMIL BANCA “STUDIO E SPORT”.
I premi sono riservati agli iscritti alla scuola secondaria di 1° e 2° grado (Scuole medie e superiori) e tesserati per il Bologna Rugby Club. Saranno destinati a 6 studenti/atleti e verranno consegnati a settembre 2024.

Attività motoria nelle Scuole secondarie di secondo grado.
Il Progetto affronta anche il tema della promozione dell’attività motoria e sportiva con gli studenti e le studentesse del biennio di tre Istituti scolastici bolognesi: Istituto professionale e Tecnico industriale Fioravanti Belluzzi, Liceo sportivo Keynes, Istituto Tecnico turistico Salvemini.
Le Scuole si sono impegnate a collaborare nella pianificazione delle azioni, fornendo spazi e tempo al progetto. Il periodo di svolgimento di queste azioni è previsto tra settembre e dicembre 2024. Lo scopo è quello di far divertire e muovere gli alunni, cercando di motivarli e coinvolgerli nel praticare sport e attività motoria in maniera continuativa.
Tre le azioni previste: la prima è un’immersione nel mondo del rugby in qualità di spettatore, invitando le scolaresche ad assistere a una partita di campionato della prima squadra del Bologna Rugby, che milita nel campionato di Serie B.
La seconda azione prevede incontri di sensibilizzazione negli Istituti per introdurre gli allievi al mondo del rugby, alle sue regole e ai suoi valori.

Open Day di avvicinamento al rugby.
L’ultima azione del Progetto prevede l’incontro sui campi da rugby. I circa 400 alunni del biennio dei tre Istituti verranno coinvolti in un open day di avvicinamento al rugby. Nel corso della giornata verranno organizzate attività senza contatto e giochi di abilità individuale mirati ad esaltare le doti di equilibrio e di relazione. Tra questi giochi si prevede di organizzare anche un torneo scolastico di Touch rugby misto, aperto a tutti i generi e a tutte le diversità. La giornata si concluderà con il classico terzo tempo.

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