(7 settembre 2023) Tra le tante novità della stagione 2023/24, il Bologna Rugby Club ha annunciato due nuovi giocatori, il rodigino Alberto Biondi e il salernitano Oreste Cannoniero.
Atleti di formazione e ruolo diversissimi tra loro ma attratti da Bologna per gli stessi motivi: un luogo dove poter studiare e lavorare a misura di rugbista.
Nel corso degli anni il Bologna Rugby ha goduto delle attenzioni di atleti che nella città delle Due Torri hanno deciso di trasferirsi per motivi di studio o lavoro. Attenzioni per altro ricambiate da parte della Società, che ha sempre cercato di agevolare gli studenti e i lavoratori che a Bologna decidono di trovare le migliori opportunità di crescita.
Oreste Cannoniero (a destra nella foto), classe 2001, studente di Giurisprudenza, arriva da Salerno. Come mai a Bologna?
Era un po’ che ci pensavo, ho completato a Salerno il terzo anno della magistrale. Mi mancano ancora due anni. Cercavo un luogo dove poter coniugare la carriera universitaria a quella sportiva. Bologna era la mia prima scelta. L’Università è prestigiosa, in città si vive bene e il Bologna Rugby è una società solida e ambiziosa. So che quasi tutti i ragazzi frequentano l’università. Credo sia il luogo perfetto per crescere, progredire sotto tutti i punti di vista. Mi sono presentato, sono stato accolto benissimo e ora sono qui!
Come atleta, qual è la tua storia?
Sono cresciuto nel Rugby Salerno, dove ho giocato fino ai 16 anni, per poi passare al Benevento, dove ho finito le giovanili e giocato sei stagioni in serie A e B. Lo scorso anno, in B, ho giocato con l’Arechi Salerno.
Il tuo ruolo?
Mediano di mischia, estremo o apertura, ruoli che ben si adattano alle mie caratteristiche fisiche (un metro e 74 per 73 kg).
Obiettivi?
Imparare, crescere tecnicamente e come atleta. Come nello studio, anche nel rugby desidero imparare, migliorarmi, mettermi alla prova. Sul ruolo ad esempio, sono aperto alle scelte che farà l’allenatore. Anche se ho giocato più come mediano di mischia, provare seriamente come apertura, e guadagnarmi il posto in squadra, sarebbe una bella opportunità. Queste prime settimane di allenamento sono state molto positive: bell’ambiente, tecnici preparati e tanti nuovi amici coi quali giocare. Ora sta a me dimostrare di meritare la fiducia che mi è stata data.
Alberto Biondi (a sinistra nella foto), classe 2000, laurea in Scienze politiche, arriva da Rovigo. Come mai a Bologna?
Tra pochi giorni inizio un periodo di tirocinio al Resto del Carlino di Bologna, il giornalismo mi piace, soprattutto d’inchiesta, e vorrei seguire questa professione. Sono qui per imparare. Il Bologna Rugby lo conosco perché vi giocano cari amici coi quali sono cresciuto, da Giovanni Visentin al fratello Luca a Guido Quadri. So che è una bella società, con obiettivi precisi. Con Brolis infine ci conosciamo dai tempi del Valsugana.
Come atleta, qual è la tua storia?
Sono cresciuto nel Rovigo, dove ho giocato fino a 19 anni, chiudendo con l’Elite Under 19 e presenze in serie C. Nelle ultime quattro stagione ho giocato nel Valsugana in serie A. Purtroppo, con il Covid di mezzo, non si è giocato tantissimo, ma è stata una bella esperienza.
Il tuo ruolo?
Flanker o tallonatore. Personalmente preferisco giocare in terza linea, ma ho una buona esperienza in entrambi i ruoli, che ben si adattano alle mie caratteristiche fisiche (97 kg per un metro e 78).
Obiettivi?
Fare una nuova esperienza, uscire dalla “comfort zone” del rugby veneto. Conoscere nuove realtà, nuove persone. E poi, soprattutto, giocare, tirare fuori il mio meglio come atleta e come persona e… vincere. Giocare a rugby mi piace, ma se si vince, di più.
Sui nuovi arrivi il commento del direttore tecnico Francesco Brolis.
L’attrattiva di Bologna per i rugbisti c’è sempre stata, soprattutto tra gli studenti universitari, ma quest’anno devo dire che stanno arrivando veramente ottimi elementi.
Biondi lo conosco dai tempi del Valsugana e poco tempo fa l’avevamo pure cercato per capire se era interessato per un trasferimento al Bologna. Una strada che sembrava chiusa e che si è improvvisamente riaperta grazie all’opportunità lavorativa al Carlino. E’ un ottimo atleta, con una buona esperienza in serie A. Cannoniero non lo conoscevo, è stato lui a presentarsi e mi ha fatto subito una buona impressione. E’ volonteroso, preciso e con una gran voglia di crescere anche come rugbista. Per ora è nella rosa della Prima squadra e credo proprio che presto potrà dare un valido aiuto alla squadra.
La prossima settimana, sempre a Bologna per studio, arriveranno altri due o tre ragazzi promettenti, giovani ma già con una buona esperienza. Li valuterò insieme al mio Staff, ma sulla carta potrebbero essere anch’essi molto utili.
(AM)