(26 aprile 2023) Prima novità di mercato per il Bologna Rugby Club in vista della prossima stagione, che porterà sotto le Due Torri un atleta dalla lunga esperienza nella massima serie: la terza linea Andrea Balsemin.
Nato a Bentivoglio (Bo) nel 1991 e cresciuto rugbisticamente nel Rugby Pieve (il padre Adriano ne è stato giocatore e ora è il presidente della società), giovanissimo è passato al Gran Parma, dove a 18 anni ha debuttato nella massima serie.
Fisico possente, un metro e 93 per 110 chili, Balsemin è stato Nazionale Under 20 (giocando il 6 Nazioni e il Mondiale) e nel 2011 debuttato in Top 10 con il Rugby Reggio per poi passare nelle Fiamme Oro dopo l’arruolamento nella Polizia di Stato, gruppo sportivo nel quale ha giocato fino al 2016 (una Coppa Italia e due play off scudetto).
Tornato a Reggio nel 2017 (Reggio Rugby e Valorugby Emilia), nella stagione scorsa ha superato le 150 presenze nella massima serie, tra Eccellenza, Top 10 e 12, vincendo una Coppa Italia e partecipando per tre stagioni ai play off scudetto.
Nella stagione in corso sta giocando con il Parma in serie A.
Andrea, come mai hai deciso di venire a giocare a Bologna, in serie B?
Sono diversi i motivi. Dopo tanti anni lontano da casa avevo voglia di tornare. Sono partito per Parma ancora minorenne, poi l’arruolamento il Polizia, le Fiamme Oro, la bellissima esperienza a Reggio. Anni di crescita e sacrifici, con il rugby e sul lavoro. Il Bologna Rugby Club mi è sembrata un’ottima soluzione: è una bella società, solida e con obiettivi importanti. Presto anche con il lavoro avrò la possibilità di venire a Bologna. Diciamo che sono state più d’una le strade che mi hanno portato sotto le Due Torri.
E’ importante per te far coincidere rugby e lavoro?
Sì, in questi anni ho giocato tanto, lavorato e studiato. Mi sono laureato in Scienze politiche e delle relazioni internazionali, fatto un concorso in Polizia per un avanzamento di carriera (con successo) e anche per questo ora ho la possibilità di essere trasferito a Bologna, di tornare a casa.
Passiamo al rugby. Attualmente giochi in seconda linea, qual è il ruolo che senti più tuo e più adatto alle tue caratteristiche?
Gioco indifferentemente seconda e terza linea, anche se preferisco giocare in terza, numero 8 (ruolo ricoperto con le Fiamme Oro prima e poi a Reggio), ma anche flanker mi sento a mio agio. In seconda, se necessario, non mi tiro certo indietro.
Le tue qualità in campo?
La rimessa laterale e la difesa. Negli anni mi sono fatto conoscere come un buon placcatore e la touche è la fase del gioco dove ho sempre dato il mio meglio, sia nel salto sia nell’organizzazione della ripresa del gioco.
Con il Bologna riparti dalla serie B. Obiettivi sportivi?
Gli stessi della Società, puntare subito alla promozione in serie A. Sono convinto che anche a Bologna avrò l’opportunità di togliermi qualche soddisfazione.
Conosci già atleti del Bologna Rugby Club?
Solo Federico Soavi (il capitano), dato che siamo coetanei e da ragazzi, tra raduni e le varie selezioni, abbiamo giocato più volte insieme. E poi, sono amico di Federico Silvestri, col quale ho giocato più stagioni nel Valorugby in Top 10 e che nella nuova stagione spero di ritrovare nel Bologna, dato che dovrebbe tornare dall’Australia proprio alla ripresa del campionato.
Dunque, benché il Bologna sia in serie B, pensi che sia comunque attraente per atleti di categorie superiori?
Sì, il progetto della Società come detto mi ha convinto. E poi, è innegabile che l’attrattiva sia anche lavorativa, per me e per altri eventuali atleti che potrebbero arrivare.
(AM)