(Domenica 12 gennaio 2025) Quante volte abbiamo sentito che il campo di gioco è in fondo un palcoscenico, uno spazio in cui vivono emozioni che non hanno pari al di fuori del recinto di gioco. Un palcoscenico sul quale si agitano passioni e ci si mette in gioco ad ogni passo. Ed il campo del Bonori, agli occhi di chi l’avesse studiato domenica 12 gennaio, certamente avrebbe ricordato un palcoscenico per l’intensità della partecipazione del pubblico e degli atleti.
Protagonisti il Bologna Rugby Club ed il Valorugby, pronti a dare vita ad una battaglia campale per la conquista della “promozione” nel torneo interregionale. Atto finale di quella Coppa d’autunno che è l’ultimo passaggio per evitare di rimanere confinati in una competizione regionale – che, a dirla tutta, starebbe stretta alla squadra di Navarra.
Naturale che anche il Valorugby condivida lo stesso obbiettivo e come qualunque esperto di scrittura creativa sa bene, dove c’è conflitto, dove due protagonisti lottano per lo stesso agognato premio, allora monta il ritmo della narrazione, dallo scontro al climax della vittoria.
Ed il ritmo della prima partita del 2025 è alto. Gli ospiti provano a sfruttare subito la forza del pacchetto di mischia per spingere il Bologna a difendere nella propria ventidue. I padroni di casa accettano la pressione avversaria e si difendono con ordine, ma sono dieci minuti di controllo quasi ininterrotto per i rossi di Reggio Emilia.
Il primo squillo bolognese arriva al dodicesimo minuto, quando, Morelli calcia profonda una punizione per placcaggio alto e consente alla squadra di spingere la propria linea d’attacco fino ai cinque metri dalla meta avversaria. La touche, ben gestita, si risolve in una serie di ruck che inesorabilmente i bolognesi sfruttano per far arretrare passo dopo passo la difesa avversaria. È un piccolo assedio che si conclude con la meta di Degli Esposti. Morelli trasforma e i primi sette punti sono di marca felsinea.
La ripresa del gioco vede un Valorugby determinato a rimettere subito in equilibrio il risultato, ma questa volta il gioco è meno ragionato, vive più di folate offensive da una parte e dall’altra, con il risultato che entrambe le squadre commettono diversi errori generando molte mischie ordinate. Altri dieci minuti circa passano con le formazioni impegnate a trovare canali per la corsa ma ben bloccate dalle difese avversarie. Sarà infine il Valorugby a trovare la chiave giusta per aggirare l’opposizione di casa e a segnare sul lato destro del suo attacco. La trasformazione però non riesce e gli ospiti devono accontentarsi di soli cinque punti.
Il Bologna sa che è l’occasione per cominciare a creare un piccolo ma importante break nel punteggio e spinge sull’acceleratore. La squadra di casa apre le ali e prova a sfruttare in ampiezza tutto il terreno di gioco. Il pallone viaggia veloce e il Valorugby per la prima volta durante questa partita mostra qualche difficoltà a rimanere ordinato nella difesa. Non a caso, al venticinquesimo minuto circa, concede una punizione per un fuorigioco in posizione centrale e ad a meno di una decina di metri dalla linea di meta. Morelli va per i pali e regala altri tre punti ai padroni di casa.
Gli ospiti accusano il colpo e si rovesciano all’assalto del castello bolognese. Le maglie bianco-blu non si lasciano disorganizzare ed anzi sfruttano gli ampi varchi lasciati incustoditi dalla frenesia offensiva del Valorugby per lanciare le incursioni profonde e spettacolari di Arbizzani, Degli Esposti e Boschetti che riescono a portare l’ovale fin quasi in meta. Tocca a Livotto sfruttare la ghiotta occasione e marcare una meta furba e sorprendente dopo aver mandato fuori giri le guardie avversarie con un paio di ottime finte. Ancora Morelli alla trasformazione, ma questa volta il palo nega il bottino pieno. Il Bologna allunga sul 15-5. Passano meno di tre minuti e i felsinei hanno l’occasione di allungare ancora. Il Valorugby infatti comincia a mostrare cedimenti nella disciplina: è una punizione per tenuto a terra in posizione centrale (ma a circa 30 metri dai pali) ad ingolosire il piede di Morelli. L’ovale questa volta non tradisce e sul tabellino vanno altri tre preziosissimi punti. Prima del termine della prima frazione c’è tempo per il signor Segnatelli, arbitro di giornata, per sanzionare con un giallo un giocatore del Valorugby.
Il secondo tempo inizierà quindi con il Bologna in vantaggio con il punteggio di 18 a 5 e in temporanea superiorità numerica.
I padroni di casa provano a sfruttare subito il vantaggio numerico appena tornati in campo. Ma il Valorugby regge e difende. I primi quindici minuti della seconda frazione sono di marca decisamente bolognese, ma è un dominio territoriale sterile che non porta punti. Poi al 17 minuto circa, una maul avanzante in uscita da una touche nel cuore della ventidue ospite, è abbattuta fallosamente. Segnatelli non ha dubbi: altro giallo e il Valorugby torna in inferiorità numerica. Il Bologna ne approfitta immediatamente e dopo alcune fasi giocate sul limite della meta avversaria, è infine Degli Esposti a schiacciare il pallone. Morelli non trasforma e si va sul punteggio di 23 a 5 a favore dei padroni di casa.
La reazione del Valorugby è decisa e bastano solo cinque minuti agli ospiti, pur in inferiorità numerica, per marcare una bella meta. È l’ultima marcatura degli ospiti, ma certo solo per la attenta difesa dei padroni di casa, perchè in verità per il resto della gara il Valorugby non mostra mai di aver mollato: nemmeno quando Resta al trentesimo circa buca centralmente la difesa e schiaccia al centro dei pali la quarta meta bolognese. Dopo la trasformazione il punteggio è 30-12 e non muterà sino al fischio finale.
Sipario.
Sipario sulla Coppa d’autunno, sipario su queste prime battaglie di un inverno freddo e fangoso.
Un inverno che la fatica dei nostri ragazzi ha mutato in calorosa esultanza per la difficile conquista del passaggio all’Interregionale. Un premio che inorgoglisce ma che non deve mai essere considerato un traguardo.
Noi oggi dovremmo tutti rubare un po’ il carattere di Riccardo III: farci bruttarelli, cattivi e poco avvezzi a festeggiare con libagioni e celebrazioni. Quelle lasciamole agli altri. Ragazzi piuttosto siate ancora pronti alla battaglia su quel palcoscenico che oggi lasciate da vincitori, non ripulitevi dal fango e mostratelo ancora sulle maglie. E non barattate il lavoro con l’ozio di chi ha raggiunto chissà quale obiettivo.
Domenica arriva il Parma, e l’inverno è appena iniziato.