(4 gennaio 2024) Coinvolgere, Motivare, Includere. Sono questi gli imperativi fondanti del progetto contro l’abbandono sportivo, promosso dal Bologna Rugby Club, che dal primo gennaio al 31 dicembre 2024 metterà in campo una serie di iniziative volte a contrastare il fenomeno dell’abbandono sportivo e a diffondere nei giovani voglia e passione per praticare attività motoria e sportiva.
Il Bologna Rugby, infatti, da tempo riscontra all’interno della sua stessa associazione sportiva un problema di drop out giovanile e per questo, Già dalla fine del 2023 ha avviato una riflessione sul tema dell’abbandono sportivo che ha portato ad ideare, nel gennaio 2024, il progetto Coinvolgere, Motivare, Includere e a identificare un insieme di iniziative volte a contrastare il fenomeno dell’abbandono sportivo e a diffondere nei giovani voglia e passione per praticare attività motoria e sportiva.
L’abbandono sportivo è un fenomeno che coinvolge il 40% degli adolescenti italiani, è indicato come una manifestazione del ritiro sociale. Non a caso, nei Piani regionali pluriennali per l’adolescenza della Regione Emilia-Romagna, lo sport è stato individuato come un elemento essenziale nella promozione generale del benessere in adolescenza per combattere la sedentarietà e il ritiro sociale e favorire l’integrazione a più livelli.
In effetti l’adolescenza è una fase dello sviluppo dell’individuo molto complessa che implica rilevanti trasformazioni sia emotive sia fisiche, in un quadro di nuovi compiti evolutivi. Per questo ragazze e ragazzi, dopo aver praticato attività sportiva fino ai 13/14 anni, abbandonano la disciplina che praticavano per sperimentare nuove modalità di relazione con i coetanei.
Le cause dell’abbandono possono essere molteplici e qui ne citiamo solo alcune:
- la ribellione contro un’imposizione dei genitori a praticare quella disciplina sportiva
- la consapevolezza di non poter eccellere e diventare campioni;
- la richiesta di impegno e di prestazione crescenti da parte della società sportiva in contrasto con l’esigenza di avere più tempo a disposizione per fare altro.
Questo favorisce la crescita di una generazione sedentaria, apatica, con pochi stimoli e poco capace di coltivare le soft skills. Per contrastare la sedentarietà e allenare le soft skills degli alunni (autonomia, fiducia in se stessi, flessibilità, capacità di pianificare e di raggiungere gli obiettivi) è utile trovare modalità che prevedano un loro reinserimento graduale e ludico negli ambiti dell’attività motoria e sportiva.
Il progetto “Coinvolgere, Motivare, Includere” nel dettaglio